Buttata via.
Spazzatura.
A terra.
Ridotta in pezzi.
Minuscoli frammenti urlanti
che invocano una luce,
sprofondano miseri nel buio del tuo silenzio,
e schiantano
contro il muro delle tue parole taglienti
che strappano carni lacere,
già putride di rabbia,
la tua.
Ti perdono sai,
perché so che sei vittima.
A tua volta sfracellato a terra
da chi avrebbe dovuto amarti.
Ti ho amato, lo sai, ma non è bastato.
Perdonami.
Perdonati.
Io l’ho fatto,
nonostante i lividi,
i tagli.
Mi sono rialzata,
ora tocca a te.
Godere la vita senza soffocare la luce.
Curati o ucciderai ancora
E nell’uccidere ti ucciderai migliaia di volte.
Rinasci, risorgi
ama,
senti il respiro delle cose,
ti parla,
ascolta e
vivi
l’unica vita che hai.
ANTICIPO DI PRIMAVERA
