IO RESTO A CASA…MA HO PAURA

In questi giorni di quarantena il mio pensiero va a tutte le donne che si trovano costrette in casa coi loro aguzzini. Donne in trappola, impossibilitate anche a telefonare ai numeri di emergenza che restano comunque attivi ma che hanno registrato un calo delle telefonate. Facile comprenderne il motivo: le donne sono sempre sotto l’occhio vigile degli abusanti.
Un pensiero speciale va anche ai piccoli che vivono in famiglie difficili, che in questi giorni vivono reclusi, senza possibilità di parlare con qualcuno o di segnalare le violenze subite o alle quali assistono impotenti.
Forse è l’orecchio delle famiglie meno tribolate che può fare la differenza, segnalando eventuali situazioni di rischio quando ne abbiano sentore. A volte può venire il dubbio che certe urla e certe litigate siano semplici liti famigliari e per questo a volte si aspetta che tutto si quieti nel dubbio di gridare al lupo al lupo per niente. Ma in questi tempi di reclusione più che mai una segnalazione fatta anche in caso di dubbio può salvare una vita.
Di seguito il link di tutte le associazioni attive sul territorio per l’intervento in caso di violenza domestica.
https://www.direcontrolaviolenza.it/emergenza-coronavirus-apertura-centri-d-i-re/